Al sorgere del sole, finalmente,
la vidi sul balcone della luna,
vestaglia di colore verdazzurro
ed occhi in combutta con il sonno.

Guardò di sotto rose resilienti,
un gelsomino gravido di fiori
e, sul prato, una chitarra pronta
a farsi udir da mille fili d’erba.

Aveva addosso l’aria di quell’alba
così bramata per guardare altro
che fosse non il nero della stanza
ma solo i gialli e gli aranciati cieli.

Notai poi il garbo con il quale
lo sguardo volse oltre le antenne
d’attraversar con calma, stile e piglio
per esser certa di posarlo a mare.

Era l’amore, quello che cercavo,
lo stesso amore che della bellezza
erige templi negli avversi tempi
su pilastri di stabili sorrisi.

*
Data di stesura 08/01/2025
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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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