Stacco la spina dell’aspirapolvere
con l’anulare e il pollice.
Rimetto la spina, la tolgo e quello cade.
Inciampo, cado, la metto ancora e la tiro via.
Vorrei piangere, ma rido; ho voglia di ridere
e non trattengo il pianto, e mi sdraio.
Rovèsciati aspirapolvere accanto a me,
e dimmi che non mi lascerai alla mia pazzia.