Bevo dalla tazza fumante

nel terrazzo

sul mare di maggese e brina,

e mi torna alla mente quando

intorno ai miei vent’anni

trattavo la vita come una sgualdrina

…parlandoci insieme.

Allora sognavo d’esser per te la lanterna

che ti  riportava a casa ogni notte per miglia

da in fondo al presepe, senza sapere che poi

ci si ritira ognuno dentro la propria ombra.

Così oggi da questa mia bottiglia

vuota tra questi scogli senza attracco,

le luminarie dai miei occhi si spengono

sulla colla che sborda dalla tua statuina.

Un altr’anno forse staremo vicini…

per intanto mi lascio trasportare nel fondo

della tazza, nel movimento della brina.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

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