T’amo d’un amor cortese
che nacque dallo sguardo
d’una creatura indefinita.
Amo quel tuo riguardo
e la grazia del tuo volto.
Emana in te purezza
e candore ogni cosa.
E amo cotanta bellezza.
Incrociando le altrui facondia
ci percepimmo a vicenda,
e generasti in me una felicità
di cui giammai farò ammenda.
Rivolgermi i tuoi lessemi fu
bastante per riscaldare d’amor
platonico questo frusto cuore.
Anelei, semmai l’alea largisse
un incontro, alla sola tua anima.
Parola d’impostore.