Come fiori appassiti
i loro passi stanchi
scrivono ai miei ricordi
e le loro fragili carezze
bussano al mio cuore.
E le rivedo a cenar
coi miei malinconici silenzi
nel fiato di questa sera d'ottobre,
curva su un tramonto d'autunno.
Cari nonni,
ho apostrofi delle vostre vite
nel palmo della mia mano,
le regole infrante dei giochi,
coperte di stelle i vostri abbracci,
estati d'anima spensierate,
romanzi di consolazioni,
morsi di sbagli e consigli.
Vi abbraccio e difendo
il bacio dei nostri ricordi.