Ciao a tutti!
Leggere è un atto di decodifica che implica il rapporto lettore-autore.Questo dialogo vivo è la base portante della lettura che ci immerge in un mondo nuovo rendendoci protagonisti della storia. Leggere in ogni forma ed i vari generi letterari aiuta la costruzione della nostra identità.Tuttavia, come afferma Pennac, non deve essere una costrizione ma un gesto libero che deve nascere dalla motivazione più profonda. Leggo perché ho desiderio di entrare in empatia con l'autore che ha da dirmi qualcosa.Solo così posso elaborare ed interiorizzare.
La lettura non è un solo fatto meccanico, ma capacità d'interpretazione. La lettura drammatizzata è senza dubbio lo strumento più efficace per l'apprendimento e per sollecitare l'interesse di chi ascolta. Sottolineare con il tono di voce le sequennze o le parole più significative, accentuare la mimica e la gestualità per enfatizzare il contenuto sono dinamiche imprescindibili e forti della lettura. In tal caso siamo attori del messaggio globale e sintetico del testo.Questo diventa un qualcosa di vivente e di trasmesso e partecipato in una sinergia fattiva con chi ascolta. Si attiva un circolo interpretativo.
La lettura silenziosa è invece l'entrare in scena nell'agire dei protagonisti, abolire le distanze, essere com-partecipi dell'io narrante.
Scandagliare i personaggi ed il loro modo di pensare mi consente di rielaborare me stesso, il mio vissuto, autoanalizzarmi, comprendermi.
Per me la lettura è essenziale. Lo è stata da quando avevo pochi anni, da sette in poi. Leggevo di tutto. A quindici ho letto la Nausea di Sartre. E' stato un incontro produttivo.
Allora avevamo solo i libri per immaginare. Con le mie amiche c'era sempre uno scambio forte sul libro letto, da Moravia a Buzzati. Non era un compito assegnatomi. Sceglievamo liberamente di leggere.Ricordo che molti libri li leggevamo nella biblioteca del mio paese. Era una scoperta. La polvere sugli scaffali, l'odore della carta ammuffita. Tutto creava l'atmosfera giusta per leggere.Non era noioso, ma esplorazione.Tutto era condiviso, attraverso le pagine del libro.
La lettura nella fase adulta della mia vita ha asssunto una forma diversa. E' diventato uno strumento per insegnare e non solo apprendere.
Per esempio ricordo la lettura drammatizzata di Nietzsche o di Pascal.
Leggere i passi fondamentali aiuta a decodificare il pensiero, a renderlo proprio, attualizzando ciò che può sembrare morto.
L'atto ermeneutico aiuta la costruzione del senso, recupera la memoria collettiva ed individuale, perché il linguaggio è il veicolo fondamentale attraverso il quale possiamo dirci uomini in senso universale.
Leggere la poesia o la filosofia, anche altro, è ciò che dà significato alla nostra esistenza.
Un saluto a tutti.
Loreta