Gli amici del forum avranno notato che non replico quasi mai ai commenti ai testi e che non inserisco note ai margini dei componimenti dei vari autori. Non è indifferenza né mancanza di urbanità. Questo silenzio si deve all'abulia ed all'anedonia, che mi impediscono di riflettere e scrivere cose sensate, se non con immane, ciclopica fatica o per impulso incoercibile, per cui mi limito a votare gli interventi che sono interpretazioni sempre foriere di spunti, senza dimenticare gli stimoli consonanti e dissonanti che offrono le varie produzioni. Chiedo quindi venia, se non rispondo e ringrazio di volta in volta, ma a stento riesco a sopravvivere in questi frangenti, anzi a sottovivere (perdonatemi il neologismo): il resto mi è del tutto, radicalmente precluso.
Saluti