Il mio sguardo rivolto all'altare,
dei candelabri son li' a presenziare,
un Cristo in fondo sguardo chino,
dal suo alto osserva l'implacabil destino.

La funzione va avanti senza esitazione,
senza alcun segno di commozione,
colui che giace intra legno supino,
era anziano senza figli e poverino.

Ci si alza e ci si siede a ripetizione,
ancora ignoro la cattolica successione,
poi alla fine giunge la celebrazione,
l' impresa funebre si avvicina con discrezione.

Così finisce la vita terrena di ognuno,
spinti su una navata da un ignoto qualcuno,
fuori c' è una fuoriserie che gia' lo aspetta,
al Campo Santo lo accompagnerà senza fretta.
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Profilo Autore: Stornello Meneghino  

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Commenti  

poesie profonde
# poesie profonde 23-08-2022 08:18
La morte a volte è una liberazione, per chi ha solo sofferto, senza vivere davvero. Molto intensa
Marinella Brandinali
# Marinella Brandinali 23-08-2022 12:36
Sono d'accordo con Poesie profonde e' liberazione, un bravo a te che hai scritto

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