Tra zenit e nadir
ricerco le mie ore,
la mia volontà immobile
nel gelo degli spazi siderali
o del tuo sguardo invitante.
Tra gli opposti di un cosmo
che si adagia,
sordo ad ogni mia invocazione,
smisto le stelle,
una ad una,
per trovare quella dove è sbarcato il tuo sorriso.
Tra latitudine e longitudine
la follia del mio pensiero meccanico
di stella cadente,
mentre calcolo le strade
del tuo ritorno,
del tuo atteso ritorno.
ricerco le mie ore,
la mia volontà immobile
nel gelo degli spazi siderali
o del tuo sguardo invitante.
Tra gli opposti di un cosmo
che si adagia,
sordo ad ogni mia invocazione,
smisto le stelle,
una ad una,
per trovare quella dove è sbarcato il tuo sorriso.
Tra latitudine e longitudine
la follia del mio pensiero meccanico
di stella cadente,
mentre calcolo le strade
del tuo ritorno,
del tuo atteso ritorno.
Commenti
Molto bella, sognante, fra cosmo, stelle e follie d'amore.
ciao...
Con l'antico strumento misuri ogni possibile passo, momento...
Non è tanto il ritrovarla...ma sento questa tua come se tu volessi che anche lei aderisse al tuo stesso desiderio di ricongiunzione.
Molto gradita.
Buona poesia anche per te, ciao!
E' bellissima .
Complimenti.