Nel centro cittadino
rimane tale e quale
l'antico giardino
le aiuole con l'erme
sorvolate dai piccioni
le panche sotto gl'ippocastani
e le altalene

Mancano le cantilene
dell'amica d'infanzia
che lanciava alta la palla
o con passo di danza
saltellava a pie' pari
o s'una gamba
i giochi da strada
con le conte 
e le corse a perdifiato

Dopo anni mi scorge
una signora
e del tempo andato
si discorre
ricorda ancora
il gioco del dottore
e come allora,una sera
volle ancora levarsi i panni










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Profilo Autore: anthoine mario  

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Commenti  

elisa
# elisa 28-08-2015 19:17
Tutto cambia, ma certi giochi continuano a divertire, come del resto la tua deliziosa poesia!
Ciao Elisa
Bronson
# Bronson 28-08-2015 19:20
Non la solita tua poesia.L'ho gradita molto,specialme nte la chiusa spiritosamente ironica.
anthoine mario
# anthoine mario 29-08-2015 09:41
Grazie a elisa e Bronson

Anche questa poesia deriva da miei vissuti, tra realtà e finzione
sogni e desideri.
In questo modo emerge, credo, la mia personalità.

Il giardino esiste, la bambina anche ( da anni mai più vista). La chiusa è di fantasia.

Mario
Giò
# Giò 29-08-2015 17:21
..Ma hai fantasticato bene!!...... ;-)
Gradita! Ciao....

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