Vecchio scarpone vestito d’autunno,
compagno fedele
di antiche passeggiate solitarie
di antiche passeggiate solitarie
e di affannosi vagabondaggi
per campi odorosi di grano con allodole,
tra profumati mandorli in fiore e vigne rosse
o nel argento di secolari ulivi,
tra il turbinar dei cipressi
che piangono i morti.
che piangono i morti.
Vecchio scarpone eri lì a dipingere
cieli dalle stelle invadenti
nel blu profondo di inquietanti notti,
nel blu profondo di inquietanti notti,
a trascinare deliranti tele
imbrattate di tumultuosi umori,
imbrattate di tumultuosi umori,
a fermare il volo di corvi neri
in un cielo dagli indistinti colori.
in un cielo dagli indistinti colori.
Caro vecchio scarpone
di ruggine vestito
di ruggine vestito
rimani lì, in eterno,a riposare
su quella tela testimone di un uomo
che visse la vita in un abisso di passioni.
su quella tela testimone di un uomo
che visse la vita in un abisso di passioni.
Commenti
Bellissima dedica a un uomo straordinario..
Un saluto e buona poesia
Anto
Ciao Elisa