Saranno di già i soliti piccoli tesori di marzo,
ma al primo momento visti così
staccati quasi dal fianco del tronco
e mossi im per cet ti bil men te...
all'apice da questa angolazione formano
la testolina rosso-mattone
di un coniglio da gioco, le due orecchie in un sì.
Anche il resto, tutt'intorno, nasconde a malapena
la tristezza del giorno,
e del poeta una specie di anestesia
fatta con un soffio alle parole.
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le gemme timide soffiano uno spleen
complimenti