i baffi dell'acero 
contuso 
dalla slitta, 
macro lampo pixel 
nelle terre del nulla 
con gli occhi sgranati 
e i piedi larghi 
sotto il microscopio. 

Non vedo, 
non vedo altro che me, 
magnifico piccole 
emozioni da distanze 
spaventose in vitro ;
le ife e le croci 
i nostri miti 
sono sempre 
stati i giganti,
i nostri padri fra
le braccia del mondo
nelle orme del tempo
il passo accanto
fra la gioia a occhi chiusi
e il perdòno.
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Profilo Autore: cordaccia*   Sostenitore del Club Poetico dal 23-03-2023

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Commenti  

Frida
+1 # Frida 18-10-2017 22:02
Estreme disparità che segnano emozioni. Scrittura poetica molto suggestiva e particolare.

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