Basse frequenze 
del tuono, 
il balzo che 
mette a soqquadro 
la casa del ladro 
con le vibrisse 
nello specchio 
deformante 
a scuotere onde 
sotto il portone. 
Scheletro paura armatura le gambe del mobile le fembot le Ore in camera mi scoppiavano le tempie quando baciavo Patrizia l'amicizia da quel libro in biblioteca per parlare sottovoce come due soldati al fronte la mente sa coprire distanze, infinite. 
Ed i gomiti 
a guardare oltre 
il fiato sul vetro 
quel pioppo
argentato 
sta tornando seme, 
luneditredicembremillenovecentosettantanove.
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Profilo Autore: cordaccia*   Sostenitore del Club Poetico dal 23-03-2023

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Commenti  

Frida
+1 # Frida 19-11-2017 22:45
Una sorta di "notte dei fuochi..".Non so ...densità del tuo parlarti.
Bello leggerti.
cordaccia*
+1 # cordaccia* 20-11-2017 23:06
grazie Frida :) sempre molto gentile :) ; mi piace la tua interpretazione come notte dei fuochi. Grazie anche a tutti coloro che hanno letto.

p. s. (solo per curiosità, non per puntigliosità o altro) :
Una sorta di viaggio a ritroso fra le mie paure scrutando un temporale dalla finestra negli attimi del tuono. Da qui il flusso di coscienza.
Frida
+1 # Frida 21-11-2017 00:09
Invece grazie per esserti raccontato così.

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