Lungo il litorale disteso
donatosi nel silenzio
ondeggio come randa
per giungere alla tua spiaggia
di mughetti agitati
di venti arresi
poggiando da nostromo
sorridendo come clown
per non segnare troppo
attento a non sprofondare
allungando la marinaia mano
rovinata dalle cime
dove m'accogli
con quel sale sulle labbra
turchese negli occhi
profumi di datteri
di palme sferzate da soffi bagnati
che il tuo viso raccoglie
dilegua nei miei pensieri
rimuovendo il percorso del patito viaggio
non facendomi ormeggiare
donatosi nel silenzio
ondeggio come randa
per giungere alla tua spiaggia
di mughetti agitati
di venti arresi
poggiando da nostromo
sorridendo come clown
per non segnare troppo
attento a non sprofondare
allungando la marinaia mano
rovinata dalle cime
dove m'accogli
con quel sale sulle labbra
turchese negli occhi
profumi di datteri
di palme sferzate da soffi bagnati
che il tuo viso raccoglie
dilegua nei miei pensieri
rimuovendo il percorso del patito viaggio
non facendomi ormeggiare
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