In quest'estate che sembra Portofino
squarci di aquiloni di rondini
in cielo
la mia patria celeste
rombano nelle mie orecchie di marmellata.

I mormorii delle lunghezze  vanno
a coppie o da soli
tristemente compunti
come se fosse scoppiato il Sole...

Avvinghiata al tuo dolce e aspro corpo
ti sogno, ti immagino, ti vorrei
dolce e aspro amico mio
se potessimo
potrei assaporare la dolcezza
della tua barba, dei tuoi occhi stanchi
della tua bocca
che non si schiude mai
in un sorriso.

Ti prego, allora
sorridi solo per me
per questi occhi infranti dal piangere cieco
pensiero affranto e confuso.
Spalancami le braccia quando mi vedrai.
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Profilo Autore: Laura Bocci  

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Commenti  

Fone
# Fone 05-04-2022 12:17
Lacrime malinconia la speranza di un abbraccio da chi è amato ma senza cascare nella banalità. Questa poesia è un bellissimo esempio di come dovrebbe essere fatta quest'arte. Complimenti.
Laura Bocci
# Laura Bocci 05-04-2022 13:21
Mille grazie, Fone!

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