Me ne andavo trotterellando sulla strada
del buffo paesino, senza un rigo pedonale,
solo strada e campi a confinare.
Lo vidi all’improvviso spiaccicato a becco in giù.
Subito voltai lo sguardo,
sperando non coglierne il raccapriccio.
Ma, quanto veloce è il cervello a registrare…
Allungai il passo ad evitare un altro impatto con la scena.
Però fui presa dalla congetturante mente.
Se fosse stato un uomo, potrei dire:
su pozza di sangue riverso, la faccia sull'asfalto,
fracassata schiena.
Ma che diamine! Non era corpo, ma carcassa!
Cosa mi si chiede allora? Di rischiare la mia vita
per rimuoverlo da lì o che sporchi queste mani
per un passero già morto.
Ma dai! Era solo un passero!
Non era del Leopardi il “solitario”
Si. Adesso mi dirai: anche i passeri li ha fatti Dio.
E allora? Le mucche i maiali o le galline che mangiamo
non fanno parte della stessa creazione?
Certo… Faceva una strana impressione.
Così miseramente disteso, col beccuccio sulla strada
ad ali aperte come in croce.
Chissà quale stupore avrà provato
Mentre, giulivo, si alzava in volo.
Quell'impatto che lo ha ucciso…
Era un padre oppure un figlio?
No! No! Non è il caso di pensarlo
come parte di famiglie.
E’ solo un passero ti dico!
Io indietro non ci torno!
Poi a quest’ora chi lo sa?
Quante sono già le ruote
che lo avranno ben spalmato.
Ci penserà la pioggia a spazzarlo via
e la promette questo cielo.
Certo… Lì vicino c’era il prato
e quel cespuglio di gardenie.
Non erano selvagge
le avrà messe ben qualcuno.
Forse era nel destino
che alla sua tomba
facessero da cuscino.
Magari ora torno…
Ma dai! Era solo un passero!
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ciao
Brava
Ciao