Era il corpo di una donna
Quello che aveva visto oscillare
Dietro la tenda
Ieri sera
Quello di un’attrice
Che voleva nascondersi dalle favole
Lui si era perso in certe stanze
Per ascoltare l’eco del firmamento
Tutta colpa di una fasulla eccitazione
L’eterna perifrasi del torbido
Che incombe sulle speranze
Recitare pensò
Non è quello che facciamo tutti
Ovunque
Consapevoli di seguire un branco
Di perdenti o assassini
Non ha alcuna importanza
Abbiamo bisogno di una strada
Per andare chissà dove
Quel pensiero molesto scavava
Tra i meandri del suo cervello
D’un tratto pronunciò ad alta voce
Il nome di quella donna
Ma dalla tenda ottenne solo silenzio
Si chiese se stava impazzendo
La vita non ha senso
Il tempo era fuggito
Lasciando inerme la sua voglia
Doveva cercare quella donna
La sua ostinazione esigeva una fede
La parvenza della salvezza eterna
In una mortale così lontana
Da quella lurida topaia.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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