non voleva dormire
mentre una voce amorevole
per calmarlo
iniziò a narrare
Piccoli angeli straniti
osservavano incuriositi
da oltre le nuvole
anime senza amore
sulla terra
Vagavano nel buio
dispettose e capricciose
sempre sole
inquiete e in pena
Sentivano tutto il dolore
e la sofferenza che provavano
e piccole lacrime
iniziarono a segnare
i visi intristiti
degli angeli
Scivolavano a goccie pesanti
come pioggia incessante sulla terra
mentre il tempo instancabile
scorreva
e tutto peggiorava
Le anime non si placavano
c'era ancora troppo dolore
che le opprimeva
e la pioggia insistente
più forte cadeva
Un angelo allora pensò
che qualcosa doveva fare
e quelle anime dovevano cambiare
altrimenti
neanche gli angeli
avrebbero smesso di piangere
All'improvviso si alzò
parlò agli altri angeli
e in coro iniziarono a cantare
così la pioggia smise di cadere
Le anime guardarono il cielo
che pian piano
tornava sereno
Il sole spuntò
in tutto il suo splendore
e diffondeva con i raggi dorati
una luce calda e abbagliante
che strinse le anime
in un dolce abbraccio
Come arcobaleni
le anime gioiose
iniziarono a brillare
a scambiarsi affettuosità
ad aiutarsi tra loro
a comprendersi
a convivere
E fu così
che le anime impararono
ad amare
e gli angeli
non smisero più
di cantare
Il bambino tranquillo
si addormentò
mentre un angelo
gli donò dolcemente
un bacio sulla fronte
esclamò la fanciulla
dai lunghi capelli color dell'oro
e gli occhioni azzurri
di giovane donna appena sbocciata
La pulì con l'abito
dalla sabbia finchè brillò …
una luce accecante l'avvolse
il genio della lampada
apparve in tutta la sua maestosità
e saggezza ….
se veri e sinceri
io posso esaudire”
“oh grande Genio mai sono uscita
da questo paesello
ma so che nel mondo
la gente muore di fame e di sete
fa che ciò mai più si avveri ….
Brutti malanni uccidono uomini donne e fanciulli,
di spada si perisce perchè
nei cuori di molti vive solo egoismo
cancella le malattie
e insinua la pace negli animi umani …
ecco i tre desideri …. “
Pensaci bene di qualcosa avrai desiderio”
“oh no! Io tutto ho ciò che desidero,
abiti se pur semplici per coprirmi,
cibo a sufficienza per non sentire fame
e tanto amore ricevo e prego il Signore
da mane a sera
la mia vita è ricca tanto ricca ...”
in verità io sono Dio
le tue parole sono come nuvole bianche
in un mondo che l'uomo
ha colorato di grigio
i tre desideri saranno esauditi
ti benedico, avrai lunga vita felice
in questo paesello,
ed eterna quando a me arriverai “
Una luce accecante l'avvolse
sparì la lampada e tra le mani
una rosa rossa ….
Era una cameretta come tante: un letto,un armadio, una scrivania.
Sopra la cassettiera un cofanetto bianco con le rose disegnate, ogni volta che si apriva si sentiva il suono lieve di un carillon e si poteva vedere una ballerina deliziosa in una posa aggraziata che girava sulle dolci note.
Un giorno il cofanetto cadde a terra e la ballerina si staccò dal suo sostegno. Non fu più possibile ripararla e la proprietaria del soprammobile la gettò via.
Povera ballerina sola in un cassonetto! Si fece coraggio, uscì e con molta fatica raggiunse il bosco vicino alle abitazioni.
"Sono abituata alla solitudine", pensò. "Vivrò nel bosco, devo cercarmi un riparo."
Gli animali del bosco furono contenti di vedere una ballerina tra loro. Subito si misero all'opera per aiutarla e costruirle una bella casina.
Quando la casa fu pronta gli usignoli si misero a cinguettare e la ballerina fece per loro un balletto che lasciò tutti meravigliati per la grazia e l'eleganza.
I giorni passavano sereni, la ballerina doveva lavorare tutto il giorno per procurarsi il cibo, l'acqua, per sistemare la casa, ma era contenta di essere nel bosco e di ballare per gli animali sempre felici di poterla ammirare.
Un giorno qualcuno bussò alla sua porta. Lei andò ad aprire e si trovò davanti un orco. Il suo aspetto era terribile. "Buongiorno, desidera", disse la ballerina sorridendo.
"Come?? Non hai paura di me? Non urli?", disse stupito l'orco.
"No, perché dovrei avere paura", disse la ballerina.
"Io sono l'orco", disse portando le manone verso il suo viso.
"Io sono la ballerina", disse imitandolo. "Accomodati."
"Tutti hanno paura di me perché ho un aspetto orribile", disse l'orco sconsolato.
"A me non interessa il tuo aspetto. Poi perché hanno paura?", disse la ballerina.
"Pensano che io mangi i bambini...ma non è vero", disse l'orco abbassando lo sguardo.
"Io ho sempre vissuto sola in un cofanetto, ora vivo sola in mezzo al bosco...non ho mai potuto sentire questa cosa. Non preoccuparti di cosa hai bisogno?", disse tranquilla la ballerina.
"Ho ascoltato di nascosto gli animali del bosco che parlavano di te e volevo vederti..", disse l'orco.
"Sono mesi che pensavo di bussare a questa porta, ma temevo di spaventarti. Tutti hanno paura di me e mi rifiutano, tu sei l'unica che..Tieni, questi fiori sono per te." L'orco porse un bellissimo mazzo di fiori alla ballerina.
"Grazie come sei gentile! Dove vivi?", disse la ballerina.
"In una caverna molto distante da qua. Ora è meglio che vada tra un po' sarà buio.", disse preocupato l'orco.
"No, rimani a dormire con me.", disse con dolcezza la ballerina.
"Tu vuoi dormire con un orco??"
"Certo, vedi quello è il letto e sul tetto c'è una finestra. Questa notte potremo guardare le stelle assieme sarà bellissimo.", disse con entusiasmo la ballerina.
"Grazie sei gentile e dolce, ma torno alla caverna.", disse triste l'orco.
"Fermati a cena con me!", insistè la ballerina.
"No, torno alla caverna...sono contento di averti conosciuta. E' una delle cose più belle che mi sono capitate nella vita.", disse con le lacrime agli occhi l'orco.
"Allora torna a trovarmi...orco", disse sorridendo la ballerina.
Passarono altri giorni e in un pomeriggio di sole, mentre la ballerina era all'esterno della casa, passò un principe a cavallo.
"Buongiorno ballerina", disse il principe.
"Buongiorno. Chi è lei?", disse stupita la ballerina.
"Come non sai chi sono?", disse con tono provocatorio il principe.
"Sei un uomo a cavallo", disse ingenuamente la ballerina.
"Io sono il principe e abito nel castello in fondo al bosco. Sono il proprietario della terra dove tu hai la casa", disse il principe con tono di sfida.
"Buongiorno e grazie per questo bel bosco!" Disse tranquilla la ballerina.
"Ma da dove sei uscita... Ballerina?" Disse rassegnato il principe.
"Da un carillon", disse con calma la ballerina.
"Tu hai voglia di prendermi in giro!", disse con tono minaccioso il principe.
"Ballerina, stiamo cercando l'orco per ucciderlo, se lo vedi suona questo corno", Il principe porse lo strumento alla ragazza.
"Io non suono un bel niente", disse la ballerina. "Perché vuole ucciderlo cosa ha fatto?"
"Tu sei proprio matta, sai che mangia i bambini?", disse il principe.
"Lei ha già visto che ne ha mangiato uno? Sono spariti dei bambini al castello?", disse preoccupata la ballerina.
"No, veramente no", disse indispettito il principe. "Si sa che gli orchi mangiano i bambini!"
"Io penso che l'orco sia innocuo, si tenga il suo corno", disse la ballerina con tono deciso.
La ballerina entrò in casa e il principe se ne andò pieno di rabbia.
Passarono solo due giorni quando la ballerina sentì un gran rumore nei pressi della sua casa.
Raggiunse il gruppo di persone e vide a terra l'orco morente, vicino a lui il principe con in mano la spada ancora sanguinante.
La ballerina si chinò accanto all'orco gli prese la mano, pianse.
"Ballerina", disse l'orco, "Quando starò meglio guarderemo le stelle assieme."
"Sì", disse piangendo la ballerina.
Quando l'orco morì si alzò in piedi, guardò in faccia il principe, mosse un po' la bocca e gli sputò in faccia. Chissà dove aveva imparato questa cosa?
Il principe, non la uccise...era una ragazza. La catturò e la portò al castello. Fu imprigionata ed interrogata dal Re.
"Signora ballerina ammette di aver oltraggiato il principe?" Disse durante l'interrogatorio il Re.
"Non so, io gli ho solo sputato in faccia. Se lo è meritato ha ucciso l'orco che non aveva fatto niente", disse la ballerina. "Ma l'orco mangia i bambini!", disse il Re.
"E dove sono le prove?" Disse la ballerina.
"Lei ha oltraggiato mio figlio deve pagare! Sarà rinchiusa in prigione finché non si inchinerà davanti al principe e chiederà umilmente scusa", disse il Re.
"Sono abituata alla solitudine", pensò la ballerina.
"Fortunatamente in questa cella c'è una piccola finestra così potrò vedere il cielo e di notte conterò le stelle."
In luogo incantato
tra gnomi e folletti
fiori di svariati colori
profumi inebrianti,
vive una donna
assai originale
perchè
donna proprio non è
Bella assai
irradiante una luce
che ovunque vuoi
ti conduce,
nella pace del bosco
dal verde manto
dove con te poter
riposare
nel mondo dell'amore
ove solo te amare
Nei cieli ti porta
volando nel silenzio
incantato
del suo mondo irradiato
da albe fantastiche,
tramonti rosati,
luna brillante
miriadi di stelle
che eguale non hanno
Amare dobbiamo
questa donna speciale
è la Fata del Bosco
la felicità
ti sa dare
come nessuno al mondo
può fare ....
Vecchia signora truccata,
vestita di toppe e scarpe rotte,
poco avvenente
ma con un cuore rilevante.
Ai bimbi grandi e piccini
porta svariati pensierini,
di caramelle e cioccolatini.
E’ felice,
per una notte
madre di tanti figli.
L’alba si sveglia
a feste finite,
senza più
scoppi né botti.
Addio luci e
coriandoli dipinti
dagli effetti scintillanti.
La vita continua
a denti stretti.
Ti nascondevano
eri emarginato
piangevi
e nessuno sentiva
in quel corridoio
che a un tunnel assomigliava
dalle ciglie piegate
dissolte dall'inverno
gelato
interessato
al giardino segreto
protagonista di favola
inventata
protetta
dall'intelligenza
approdata
su segno sofferente
rinato
per mezzo di passaggi
frettolosi
che spiegavano
amorevolmente la verità
di un tempo assiderato
C’è la ballerina di carta
che balla agli occhi del fuoco
è viva l’anima e sola vola
tremando
di carta
Lui, vicino e impossibile
sa di raggiungerla
dal suo passo
senza destino
Tutto sa di un idillio
in miniature di vero
Immobile, la musica va
da scintilla a scintilla
di sguardi
Un’anta si muove…
la mano del vento
va a sobillare la fiamma
così il chiaroscuro
bacia la notte
per sempre
Polvere felice
s'avvolge
su due cuori
polvere