Misuro in pianto chilometri
a separarmi dal burrone
Reclino la testa che in rimbalzo
fissa lo sguardo
a sassi e nero -piastrelle-
Nelle tasche del sogno a notturna fascia
si sfregano chiavi in mazzo -come carte-
Cade una Regina che raccolgo senza l'unghia
la corona
la veste
gli ori e il doppio sguardo
Così freddo è questo spazio
elargitomi dal tempo
Un gabbiano nel becco serra cibo del giorno
...nel chiudersi un cancello
a separarmi dal burrone
Reclino la testa che in rimbalzo
fissa lo sguardo
a sassi e nero -piastrelle-
Nelle tasche del sogno a notturna fascia
si sfregano chiavi in mazzo -come carte-
Cade una Regina che raccolgo senza l'unghia
la corona
la veste
gli ori e il doppio sguardo
Così freddo è questo spazio
elargitomi dal tempo
Un gabbiano nel becco serra cibo del giorno
...nel chiudersi un cancello
Commenti
La caduta della regina non predice niente di buono e quel cancello che si chiude neppure. Un saluto,
Grace
Versi amari , molto introspettivi ed attenti che descrivono chiaramente uno stato d'animo che vorrebbe più luce dentro sé.
Bella .
Lieta giornata.
*****