Si nasce di notte,
di giorno, di sera.
Si nasce d'inverno,
a primavera.
Si nasce e vivendo
si spera...
di stare al mondo
una vita intera.
Senza pensare
a come va,
a come viene,
a come si vuole,
a come conviene.
Si nasce sperando
che un tempo mite
e incline
ci porti naturalmente
fino alla fine.
Come natura vuole,
come Dio comanda,
col passare del tempo
appassisce la pianta:
in autunno l'albero
si spoglia
e dall'albero
cade la foglia.
Esili e gracili fiori
appena nati,
vengono con violenza
recisi dai prati.
Uomini privi
di criterio e vili,
seminano panico
imbracciando fucili.
Non v'è più vita,
non v'è più buona sorte...
soltanto pietre,
fra le piante morte.
Desolate immagini
di terra bruciata,
erosa dal fuoco
e alla vita strappata.
Quando il sole s'alza
in cerca di nuovi nati
sbirciando dall'alto...
non trova né fiori, né prati,
ma solo terreni tristi,
arsi, bruciati
e tanti, troppi...
rami spezzati.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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