Tra la fumosa incoerenza e la onnipresente spavalderia
sapevo che ti mancava l’aria - inadatto io-
e usavi le tue arti femminili per una prova costume
piatta e fusiforme senza ombra nel vano della porta.
Avrei voluto soppesarti con braccia senza muscoli,
tu ti spogliavi come petali di margherita,
ansimavi sin dentro alle cavità del cuore .
I globuli stagnavano, le arterie tue vuote si arrendevano…
a me che ero un’isola orlata di squali.