Un breve sguardo di sbieco, alla terra; poi, pian piano, attraverso il volo basso dei merli e delle tortore, un altro che si perde tra i filari e i papaveri in festa...
Gli spicchi di grano sono caduti ai miei piedi, che danzano tra i campi coltivati a mais e girasole.
La sirena di una fabbrica suona chiusura per lutto.
I piccioni si lanciano nel vuoto come stracci grigi, un crollo di gargoyles.
Le rondini, in alto, voleggiano e poi cercano rifugio dal temporale.
Su tutto e su tutti, incombe il frinire delle cicale dai mille occhi.
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Profilo Autore: Laura Bocci  

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Commenti  

Aita Carla
# Aita Carla 12-03-2023 21:50
Uhhh, quel finale on promette nulla di buono. Sono ovunque, quelle cicale (oltre che in stato farinoso...)
Uno stralcio di giornata, di vita in metafora: apprezzata, grazie!

Carla
OCEANO
# OCEANO 18-03-2023 06:55
Immagini dall'alto ricche di metafore con una chiusa che invece a mio avviso ha sapore di speranza..
Un saluto
Oceano

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