
Ti guardo:
hai l’adagio
di un viaggiatore silenzioso
mentre assaggio l’aria
che spettini con le mani
in questo donarti e toglierti
lucente nel buio
in quell’assolo avvincente
di una forbice che incide sogni
variando l’apertura e l’intensità
del tuo giardino fatato,
delle cose donate, delle spighe d’oro
mai imbrigliate
solo accarezzate dal vento
e dalla luce del tuo cammino.
Sei quel ramo rilucente di chiarore
che si spinge
dove s’addensa il cielo
ergendosi
verso un sentiero non tracciato.
Commenti
Mi è piaciuta moltissimo..... ............bac i
Adorabile quanto encomiabile decanto.
Lieta giornata.
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