Assenze
– tiepide mancanze
– tiepide mancanze
-l’anima
come carne leggera- tremante.
come carne leggera- tremante.
Chiedevo l’amore –io
- me lo ricordo.
Nel giardino della memoria
tra le mie rose astratte
e corone di spine scarlatte.
Richieste
- fradicie di pioggia
come filigrane scomposte
-serrate a ventaglio – riposte.
E pensare che ridevamo tanto al sole
per tutti i santi giorni
-con volti lucidi
-allegri e pessimisti.
-allegri e pessimisti.
Venti contrari -noi
-tra l’avere un senso e non averlo.
Io chiedevo amore –me lo ricordo.
Un pò del tuo cuore tirchio in cambio.
Amore tuo - sordo
– senza grembo!
– senza grembo!
E tra costellazioni anonime
- i miei pezzi di ricambio.


Commenti
di grande disappunto, verseggiato con immagini che ne rispecchiano la pena patita.
Molto aprezzata Hera!