Il giorno che muore arrossisce di vergogna
lasciando strascichi sfumati nell'incertezza
al cambio di guardia con la notte imminente.
Immane è la fatica del morire a ogni tramonto
per rinascere il giorno dopo con nuovi progetti
portarli a compimento con entusiasmo
scordando le promesse mancate del dì precedente.
Sono albe e tramonti che non smettono di sorprendere
l'osservatore attento che cerca ragioni in chi osa
con imprevedibili movenze, indossare vestigia
sfoggiandole a piacimento senza contraddittorio.
E col nero manto della notte
nella sua consueta eleganza
congedandosi conclude la sfilata.
Un ciclo continuo di vita e di morte
che va e viene e non chiude le porte
a chi nel suo oltre vorrà trovare risposte.
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