Post-mondo a teatro.
Tarlo,
    come unico suono rimasto.
Eco.
 Lontano .
 Invisibile.
Ingoia,
sulla terra seppellita
l’ombra che fu.
 Dell’uomo
    il suo respiro senza pori;
  cuore che batte,
  senza più moto
   dissolto, in vapori,
  e con chiuso sipario
    uno strano sudario.
   Aut! Aut!


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Profilo Autore: Hera  

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Commenti  

Giancarlo Gravili*
+2 # Giancarlo Gravili* 02-07-2017 18:21
Rappresentazion e dell'uomo teatralmente caratterizzato. L'evoluzione ha portato a tutto questo? Una visione del futuro realmente pessimista oppure e la reazione al pessimismo diffuso. La società non sarà tale se non nel teatro atavico che fu e che sarà l'apogeo del fallimento umano.
Cosa rimarrà dell'uomo? Un sudario con impresso il male stesso dell'uomo.
L'immaginazione raffigurata del futuro implica sempre la necessità di conoscere realtà diverse da quella vissuta, che in maniera evidente non soddisfa.
Se l'agire sarà questo, questo sarà il sipario sul sudario dell'uomo.
Anche questo sudario forse non conterrà raffigurazioni su ste stesso, rimarrà bianco con una lacrima di speranza impressa.
Quella speranza che segue sempre il tuo pensiero, forgiato di essa anche nei momenti cupi in cui la visione si annebbia.
Nella mescolanza dei colori vi è la naturale curiosità che spesso porta in caso di vicissitudini buie a divenire accennata. I tratti si confondono
quasi a volersi nascondere dall'esibirsi sul reale. Una tela e un palcoscenico queste le raffigurazioni del tuo poetare: una tela su cui incidere la vita, un palcoscenico su cui spiegarla e cercarla.
Hera
+1 # Hera 02-07-2017 23:01
Grazie Giancarlo, il tuo commento arricchisce notevolmente ciò che ho scritto in pochi versi; Sei persona straordinaria.. .grazie!
fintipa2
+2 # fintipa2 02-07-2017 19:16
Innanzitutto i miei complimenti per la figura rappresentata poi per il soggetto. Post mondo rimanda direttamente ad un teatro di distruzione, di quelli che siamo abituati a tenere in considerazione, la mia generazione almeno, da quando nelle mani dell’uomo c’è la possibilità di spingere il bottone definitivo. Oggi più che mai gli Stranamore si susseguono sulla faccia della terra e chissà alla fine che sarà. Ma qui la genialità è di mettere tutto questo in un teatro, elevandolo alla realtà di tragedia, di fondo possibile per l’umanità alla pari delle sue grandi contraddizioni che la fanno eternamente infelice e partecipe. E qui si gioca la perdita stessa del luogo e degli attori e con essi dei connotati di respiro, di cuore per cui l’uomo è uomo, come se nel teatro portasse la realizzazione del vuoto, dello scopo post-moderno che consiste di Nulla appunto.
Cosa rimane? Il tarlo esistenziale, lo stesso che ha mangiato al suo interno le domande e le risposte, le magnifiche sorti
e progressive, coprendo tutto con l’angoscia di un sudario post mortem, senza speranza di resurrezione per nessuno,
la sua eco. Stranezza del chiamarsi uomo, avere nelle mani la possibilità di stabilire nel mondo l’equilibrio perfetto tra risorse e distribuzione ed averlo sciupato in un abisso di differenza incolmabile di accumulazione e penuria, Aut Aut entrambe assolute, assurde in un teatro dell’assurdo ma altamente umano. bellissima altrochè. ciao
Hera
+1 # Hera 02-07-2017 23:02
Grazie immensamente, a teta la mia lode e la mia ammirazione per la profondità e la bellezza di ciò che hai scritto........ ........Grazie!
Grace D
+2 # Grace D 02-07-2017 19:29
Post mondo, non sapremo se ci sarà e quando avverrà, certo che se l'uomo continuerà di questo
passo, il mondo sembra candidato alla distruzione, magari subirà una variazione, forse abitato
da altri esseri che avranno più rispetto per il loro pianeta. Per scongiurare questa catastrofe,
noi uomini dovremo cominciare a riflettere sulle scelleratezze compiute e ritornare sui nostri
passi chiedendo venia e perdono alla nostra madre terra. Versi notevoli che guardano al futuro
pieno d'enigma. Complimenti Hera. Buona serata Grace
Hera
+1 # Hera 02-07-2017 23:03
Grazie infinite : la tua è partecipazione preziosa ...un carissimo saluto.
Sara Cristofori
+2 # Sara Cristofori 02-07-2017 22:00
Bellissima e inquietante come anche l'immagine. Davvero complimenti sei proprio brava!
Hera
+1 # Hera 02-07-2017 23:03
grazie tante Sara.........
Ibla
+2 # Ibla 02-07-2017 22:56
Particolare. Apprezzata.
Franco Candidi
+2 # Franco Candidi 02-07-2017 23:21
Quello che ci riserva il futuro albeggia nei tuoi versi. Un domani che racchiude il rimpianto di quello che l'uomo non ha voluto fare per essere in armonia con la natura. Complimenti.
Hera
+1 # Hera 02-07-2017 23:48
grazie per il contributo ..un caro saluto..HERA
Sabyr
+2 # Sabyr 03-07-2017 06:58
Incisiva, efficace, piena di significato, bella, come ci hai abituato tu :-)
Henry Lee*
+2 # Henry Lee* 03-07-2017 08:26
Che grido al mondo, questo tarlo come suono indica l'essere soli, in un deserto sociale. Poi l'uomo che respira senza pori, esploderà prima o poi? Di questo passo.......... .... Sei fantastica, ti evolvi in continuazione, in una ricerca poetica sempre più coinvolgente, meravigliosa! Sei un esempio di bellezza, di bravura, d'arte!!! Un abbraccio. HL.
Hera
+1 # Hera 03-07-2017 13:51
grazie Henry... sempre straordinario!
Simone*
+2 # Simone* 03-07-2017 09:53
post e molto reale direi ..in un sudario che aspetta da tempo la fine dell'anima ..complimenti Hera credo che nel tuo modo di scrivere ci sia sempre una forma di lotta
Hera
+1 # Hera 03-07-2017 13:52
A te simone un abbraccio grande quanto la tua stupenda sensibilità.... ............... .....HERA
mybackpages
+2 # mybackpages 07-07-2017 12:43
Qui c'è un altro tipo di scrittura, più spigolosa e frammentata, prove tecniche di futuro. Perchè cambiare stile, significa mettersi in gioco e rischiare di non essere subito capiti, ma senza coraggio non si fa nulla. Brava
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 09-07-2017 10:33
Un urlo che può essere di gioia o dolore, ma tu sai scrivere davvero molto bene ciao.

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