Le Signorie Loro illustrissime
tradirono, guardandola traballare,
l’aquila incespicante, sgraziata tra
quelle stesse calce spenta e pietra
trita negli affreschi andati ormai
perduti del Giotto da Bondone.
Ma l’aquila vola, e quando tornerà
a librarsi dalle transenne nell’etra,
si riverbererà
come luce
da un dipinto
che niuno ha veduta prima.
Questa volta L’Aquila non potrà
volare sola: solo con gesto unisono
di Vossignoria, un piccolo slancio
che la ricondurrebbe fin sulla cima.
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