Non sarà mai vano
il tentativo di urlare
quelle parole vere
spinte dal cuore a
cercare l'ascolto
sì, anche il più lontano.
Non siete forse stanchi
di vivere in un gregge
senza più idee alcune,
forgiare le vostre parole
come spade infuocate, pronte
a colpire su spalle deboli
di uomini umili e fiduciosi!
Non vi basta guardare
lo sterminio per le vie
di sguardi sempre più
smarriti e frustrati...
direi sì, traumatizzati,
quasi spenti, mantenuti
in vita solo dall'ultimo
respiro di quella candela
che dal suo steppo
emana ancora l'ultima
speranzosa fiamma!
Non vi bastano le morti
di donne che han creduto
nel sacrificio dell'Amore,
perché eran sole, abbandonate
soprattutto dalla legge!
Io ho giurato, sì l’ho fatto
davanti a un Murales in uno stanzone:
La legge è uguale per tutti!
Per rispetto verso la storia
di quella frase non sono esploso
in sonora risata,
perché se fosse stato per chi penoso,
si gonfiava su quella poltrona
guardandomi come fossi un burattino
l'avrei sputato in un occhio
perché, il suo guadagno
spropositato, è dinanzi
all'ingiustizia a cui dona libertà!
Non siete stanchi di ripetere
nei i vostri silenzi quel grosso
Vaffanculo vita?
Non siete stanchi di vedere
poveri uomini, amici parenti
o anche solo conoscenti
tuffarsi nel vuoto dei loro
bui silenziosi, schiantandosi
su quella terra dove non
germoglierà più il suo
fiore più bello di vita!
La fiammella di quella candela
è l'ultima forma di speranza
per tornare a goderci
la nostra vita vera.
Fermiamoci tutti insieme,
un solo giorno, e urliamo basta!
Un giorno basta a fare crollare
il potere corrotto...
Niente serrande alzate…
Niente auto…
Niente viaggi…
Ricordarlo come il giorno
della dormita del popolo.
Ah...dimenticavo.
Sono anche un italiano,
non definitemi involuto.
Purtroppo non ho fatto
in tempo per mia sfortuna
a imparare tutto ciò
che anni di storia di
Letteratura italiana
avrebbero voluto insegnarmi,
che m'inserite nei vocaboli
tra la dolcezza e l'eleganza
della mia lingua,
parole anglosassone
fredde, dure e disturbanti
per il mio udito.
Se credete nell'evoluzione
fondetevi con la vostra anima
e mandate a fanculo
codesto penoso andare.
Assumete quella responsabilità
di diffondere l’Amore
e chiedo scusa, se lo scrivo
con l’iniziale in maiuscolo.
Ho finito e scusate se per qualche
secondo ho urlato.
M'inchino dinanzi a tutti voi
sempre e comunque, umilmente…
Vostro servo della parola.
il tentativo di urlare
quelle parole vere
spinte dal cuore a
cercare l'ascolto
sì, anche il più lontano.
Non siete forse stanchi
di vivere in un gregge
senza più idee alcune,
forgiare le vostre parole
come spade infuocate, pronte
a colpire su spalle deboli
di uomini umili e fiduciosi!
Non vi basta guardare
lo sterminio per le vie
di sguardi sempre più
smarriti e frustrati...
direi sì, traumatizzati,
quasi spenti, mantenuti
in vita solo dall'ultimo
respiro di quella candela
che dal suo steppo
emana ancora l'ultima
speranzosa fiamma!
Non vi bastano le morti
di donne che han creduto
nel sacrificio dell'Amore,
perché eran sole, abbandonate
soprattutto dalla legge!
Io ho giurato, sì l’ho fatto
davanti a un Murales in uno stanzone:
La legge è uguale per tutti!
Per rispetto verso la storia
di quella frase non sono esploso
in sonora risata,
perché se fosse stato per chi penoso,
si gonfiava su quella poltrona
guardandomi come fossi un burattino
l'avrei sputato in un occhio
perché, il suo guadagno
spropositato, è dinanzi
all'ingiustizia a cui dona libertà!
Non siete stanchi di ripetere
nei i vostri silenzi quel grosso
Vaffanculo vita?
Non siete stanchi di vedere
poveri uomini, amici parenti
o anche solo conoscenti
tuffarsi nel vuoto dei loro
bui silenziosi, schiantandosi
su quella terra dove non
germoglierà più il suo
fiore più bello di vita!
La fiammella di quella candela
è l'ultima forma di speranza
per tornare a goderci
la nostra vita vera.
Fermiamoci tutti insieme,
un solo giorno, e urliamo basta!
Un giorno basta a fare crollare
il potere corrotto...
Niente serrande alzate…
Niente auto…
Niente viaggi…
Ricordarlo come il giorno
della dormita del popolo.
Ah...dimenticavo.
Sono anche un italiano,
non definitemi involuto.
Purtroppo non ho fatto
in tempo per mia sfortuna
a imparare tutto ciò
che anni di storia di
Letteratura italiana
avrebbero voluto insegnarmi,
che m'inserite nei vocaboli
tra la dolcezza e l'eleganza
della mia lingua,
parole anglosassone
fredde, dure e disturbanti
per il mio udito.
Se credete nell'evoluzione
fondetevi con la vostra anima
e mandate a fanculo
codesto penoso andare.
Assumete quella responsabilità
di diffondere l’Amore
e chiedo scusa, se lo scrivo
con l’iniziale in maiuscolo.
Ho finito e scusate se per qualche
secondo ho urlato.
M'inchino dinanzi a tutti voi
sempre e comunque, umilmente…
Vostro servo della parola.
Commenti
o forse la richiesta
di un cambio di rotta...
Conservatore?
No...ma ci sn state evoluzioni che hanno destabilizzato l'esistenza...r ivedendo qualcosa, forse siamo ancora in tempo a ridare vita alla vita che ormai stenta da ogni parte...
Grazie per la tua presenza Pietrina...
Buona giornata ❤️