Dove sei ,anima malata,
che vaghi per aridi deserti,
per oceani in burrasca,per prati fioriti?
Ti ho perso in un giorno infinito,
dentro una fossa di nostalgie e rimpianti.
Dove sei,anima in pena,che piangi ormai senza
lacrime,rubate da un atroce destino,feroce e assassino?
Soffio vitale senza volume e peso,
si agita costante in un corpo sghangherato.
Slancio  verso il cosmo proteso,
svela un uomo dalla sua stirpe vilipeso.
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

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