Splendeva una luce

tra le rocce di un vulcano

come un grido vorace

di un amore lontano.

Un grido, un rumore

la sua mano ti porgeva,

con gli occhi di un fiore

il suo odore giungeva.

Splendeva una luce,

forse il sole o una stella

che il mio cuore traduce

come l’anima più bella.

Risveglia il poeta

con la sua aura divina,

che segna la meta

di una salvezza  vicina.

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Profilo Autore: Antonio Radano  

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... ma il volgo stolto venera il Dajjal,

lo incantano fallaci prodigî

ignora la folla le arti di Baal,

le mellifle lusinghe, i vestigî

 

sparsi sul nero arazzo dei tempi. 

Le promesse di pace sono guerra,

le meraviglie del futuro scempî.

E ormai il Mentitore disserra

 

l’abisso donde sboccano legioni

di jinn. Occhi infossati, vermigli,

le ali cosparse di pece, grifoni

dell’Ade usi a straziare coi roncigli.

 

Sui continenti rovina il cielo,

le isole sprofondano in ime

bolge, soffia il vento con igneo gelo.

Fenduto il suolo da immani rime.

 

Simili a faville di un maglio,

gli astri bruciano boschi e città.

Un sùbito, accecante barbaglio:

muore il sole. Nell’eternità

 

pare affissarsi l’eone. Crolla

il tempio Al Aqsa: tra le macerie

fumanti e i bivacchi, s’affolla

Gog e Magog. Fra atroci miserie


si sbanda la gente che sopravvisse.

Ora il firmamento s’accartoccia,

libro ove è scritta l’Apocalisse.

La folgore del Giudizio addoccia

 

la Terra… Infine in lontananza,

spira l’alba dell’ultimo giorno,

aleggia nell’attesa la speranza:

è ormai imminente il Ritorno…

 

Riviene dalla moschea il Lodato,

riconoscente s’inchina Muezza:

negli occhi balena quel che è stato,

quel che Iddio vuole, quel che sarà.    

0-8

 

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Profilo Autore: Oudeis  

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CANTO II 


... che adombrano il sole e il cielo, campi

disseminati di elmi e di spade.

Dopo la battaglia fulgidi vampi

inceneriscono l’erba e le biade.

 

Ora scruta poderose medine,

labirinti di vie, mercati pieni    

di spezie, tazze e teiere turchine,

monili lucenti. Cieli sereni

 

frastagliano poggi e valli solatie,

negli orti file di limoni e peschi,

fontane impreziosite da tarsie,

angoli e cortili ariosi, freschi…

 

Di colpo una cometa s’innerva

sul profilo di gioghi imponenti:

pare che l’arco dell’oriente ferva

di una luce cupa, di fuochi algenti.

 

Egli, un occhio azzurro, l’altro cieco,

siede sul tristo trono del mondo.

Le parole mendaci, il guardo bieco,

l’intento turpe, inverecondo... 

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Profilo Autore: Oudeis  

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CANTO I 


S'è assopita Muezza sulla veste

del Lodato. Dorme la gatta e sogna.

Sul soffice pelo un rezzo celeste:

oltre la finestra alia una cicogna.

 

Ora chiama alla preghiera l’araldo,

ma non desta la micia il Profeta.

Reciso l’abito, s’avvia nel caldo,

ambrato ovale del meriggio. Quieta

 

è la stanza, solo da lungi viene

il soffio di un’ombra, l’eco di passi.

Sogna Muezza e vede oasi, vene

trasparenti che sgorgano fra i massi,

 

scorge verdi palmizî, melograni,

albicocchi in fiore, alti minareti,

cupole d’oro, atrî in marmi persiani,

lucide maioliche. Oltre agrumeti:

 

odorano di stelle i bianchi bocci,

la luna è un giglio tra le fronde.

Pare che in riflessi argentei gocci

ora la notte, con brusio di onde.

 

Il mare nelle pupille oblunghe

è un deserto di liquide dune,

vi si specchia Aldebaran in lunghe

strisce… Vede armate: mezzelune

 

corrusche sugli scudi, acute lance,

archi tesi, cavalieri gagliardi

con chiome e barbe prolisse su guance

ove cola il sangue. Piogge di dardi... 

Continua

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Profilo Autore: Oudeis  

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Questa notte 
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Profilo Autore: Oudeis  

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Metro: versi liberi 

Che cos’è questo sogno
che scontorna gli attimi?

Ci abbraccia la notte.
Cerco i tuoi occhi smarriti
dove splende ancora
il riverbero pericolante
delle costellazioni.

Rabbrividisci:
lo spettro del vento attraversa
frange di buio,
la quiete si spezza
nell’acciottolio,
il tempo si paralizza
per l’attesa.

Ora intrecci poche parole
sul velo dell’aurora,
si sfilaccia l’orizzonte,
perduto oltre l’azzurro
ed io non so se quest’ora stranita,
consumata senza Te,
sia una vana agonia
o il confine di un ritorno.
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Profilo Autore: Oudeis  

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L'aura di un artista
è multicolore rosea
quando vibra di compassione
e si fa guidare dalle note del cuore
d'un viola ametista
quando è in completa armonia
e connessione con il suo vero sentire

Si inebria di un blu acquamarina
se uno scroscio d'applausi può percepire
o al pianoforte si avvicina
È d'un oro luminoso come topazio imperiale
quando declama i suoi versi

Ha bisogno di vivere
per sperimentare sentimenti intensi
e non di premi da ostentare
Un poeta è una goccia di cristallo ialino
dispersa nel mare
mantiene in sé lo sguardo bambino
e non gli importa certo di stupire
con un linguaggio ricercato

Vuol solo sparire
vuol essere come un papavero
sul ciglio della strada
gioire seppure dimenticato.
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Profilo Autore: Arianna Mosconi  

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Nel crogiolo del tempo, 
quella sera si frange nella pena,
e l'aurora di quel che era suo lamento
si veste d’abissi e chimere, 
trascende la carne la mistica resa. 
Sui crinali del Golgota sibila il vento, 
aruspice cieco del verbo che geme. 
L' aceto nel rituale che fende 
compie quel ché era già scritto.
Anamnesi antica nell’eco di lògos, 
resurrezione in filigrana di piaghe. 
La verità, come arca risplende,
annoda i cieli tra cenere e speme. 
Un agnello d’ebano ha bevuto martiri,
crocefisso per amore e pace
nel dissolvere le notti in graffi di luce. 
La pietra si schiuse, era giunta l'ora,
i segni si spezzarono, irrompeva gioia
l’eterno si plasma in forma e carne.  
Nel ventre del mito germoglia
l'essenza,  la vita perfetta e soave,
tra mitrei e cori d’apostasia blanda
avvolte da tenebre per sinistrare.
Ma la misericordia senza fine
si fa crisalide perfetta in ogni cuore,
rinnegando la morte in litania franca. 
Il tempo si arrende come stanca arpa
tra palme appassite al consumato
e presagi di grano d'oro di gaudio.
Il sepolcro è un ventre ormai vuoto,
la croce una banca eterea
di debiti eterni e perdono sovrano!  
Redento è il Santo Verbo,
suonando le ore in cadenze astrali. 
Pasqua, vertigine, nodo dei drammi, 
miracolo scritto tra oscurità e salmi.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

Questo autore ha pubblicato 416 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Vorrei che la pace

ferisse il cuore dell’uomo

come apostrofi di stelle

l’infinito leggio della notte.

Vorrei che la pace

fiorisse come un bucaneve

nei prati gelidi d’aprile

fra i dolci battiti del creato.

Vorrei che la pace

colorasse i confini del mondo

come una poesia senza casa

nascosta negli sguardi del perdono.

Vorrei che la pace

si impigliasse per sempre

nei fragili giorni dell’uomo

come inestimabile dono d’amore

perduto fra le braccia di Dio.

Per la giornata internazionale della pace

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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Sguardi impossibili rigano
Il cielo terso dell'universo

L’azzurro invade il mio cuore

Pompando agitazione

Parole tumefatte scorrono

Dentro le ossa facendo male

Barbagli lontani

Sussurrano una piccola fede

L’incertezza bussa

Freneticamente alla mia porta
Confuso e innamorato
Nel giaciglio di un corpo in fiamme

Voglio trattenere la luce del sole
Per eiaculare sulla mia carne.

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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Se conoscessi
quanto è grande l'amore di Dio,
ti riconcilieresti con il fratello,
prima di lasciare il dono all'altare.
Usciresti
dal putrido stagno del peccato;
e assaporare l'immenso oceano
della Sua Grazia.
Se conoscessi
quanto è grande l'amore di Dio,
Doneresti il denaro superfluo,
rifocillando il povero che geme.
E l'anima tesa,
vagante in pena,
attraccherebbe in sicuro porto.
Abbracciando in eterno
l'Agnello risorto
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

Questo autore ha pubblicato 235 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Non ho bussato e mi è stato aperto,

non ho chiesto e mi è stato dato,

avevo sete e sono stato dissetato,

avevo paura e sono stato incoraggiato.

 

Non ho amato e sono stato amato,

non ho creduto e sono stato creduto,

avevo freddo e sono stato scaldato,

avevo dubbi ed ora ho certezza.

 

Dove non è arrivata la mano mia,

ha bussato la mano di Dio,

quella della verità, dell’amore,

del perdono, della Vita Eterna.

 

È la parte di vita in ombra che non conoscevo,

quella che toglie i dubbi della vita Eterna!

Quella che non cederebbe il posto all’avidità,

all’esatto contrario della vita sana, Cristiana!

 

Bellissime parole ma, sono solo parole,

mi è stato detto! Sei un Prete?

Sei un poeta? Un attore? Un musicista?

Sei sposato? Quanti anni hai?

 

La mia risposta però, è stata sempre la stessa:

non sono Prete, attore o musicista ma, sono sposato!

L’età fa parte del corpo, non dell’anima e dello Spirito,

io invece, amo Dio e credo alla vita Eterna!

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Profilo Autore: Giò For  

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Tra le aride steppe
e i nevosi ghiacciai,
incontrastato poggi le radici.
Fresca brina bacia il tuo petalo;
brulla terra accarezza lo stelo;
non raggeli alla furia di un tornado:
ti opponi aspramente
al sole che vuol annullarti in polvere.
Fiore d'inverno:
ti porto con me nei sogni custodito.
Riposi sotto il cuscino,
difendendo la purezza
dal teorema di empietà
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

Questo autore ha pubblicato 235 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Tu Signore immenso di bontà 
Tu che con il tuo sacrificio ci hai
ridato la vita ,Tu che in questo 
venerdì santo ci hai concesso 
la gioia del perdono ,conduci i 
tuoi figli a una vita di amore ,di 
libertà per un mondo migliore .
Tu Gesù che hai chinato il capo 
e chiusi gli occhi donandoti 
al Signore, fa che questo mondo 
ritrovi la pace ,fa che la guerra 
abbia per sempre fine .
Venerdì  del perdono  della
riflessione dove ognuno possa
essere migliore 
Tu Signore ci hai insegnato
a volerci bene ma ancora in tanti 
non sanno il significato. 
Ti prego Gesù conduci  i tuoi 
figli ad un amore immenso per 
il prossimo e fa che l'odio in loro 
si trasformi  in pace nel cuore.
Venerdì  Santo, venerdì 
di riflessione Signore altissimo 
perdona a noi per questo mondo 
così  afflitto e ingrato ,dona a noi 
la pace e il perdono .
 
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Profilo Autore: Rita Angelini  

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Tra voce e silenzio 

comincia il mio andare

La pioggia…

La pioggia è inchiostro,

scivola tra le dita 

Black angel fammi ballare!

(delirio erotico)

Vedo già la rotaia, la stazione dismessa 

Sferraglia un treno che non sarà più

Adesso tutto appare più chiaro 

Si evade dalle forme, un po’ più in là del diaframma

Una nuova aderenza 

Allora resta!

Non ha ancora smesso di piovere.

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Profilo Autore: Lilith50  

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