Fonemi d’azzurro
e conversazioni di mare,
spiccioli dei miei pensieri
su altalene d’estate.
I baci della luna
si dichiarano alle onde,
un sillabo di dolce risacca
culla come nenia di bimbo
un naufragar di conchiglie
ed un fazzoletto di lampare
salpa ormai lontano
a guarire l’orizzonte infuocato.
Battiti di vento e salsedine
corteggiano uno strampalato
castello di sabbia,
virgole d’ombrelloni accoccolati
sembrano ferire il cielo,
scrivo i miei passi sulla sabbia,
nell’infinita bellezza della notte.