Tu sorgi dall'isola in fondo al molo
appesa alla coda
d'una croce smagrita e nera,
io sono un bambino seduto in un angolo
che chiede la carità,
gioca a mendicare.
Chiuso nella mia lampada
vedo trasparire
- chiamiamolo dono -
nelle schegge lasciate dal mare
regine affrante, piene di fiori
su un inginocchiatoio.
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Questo è ciò che leggo in questi versi... magari sbaglio, ma il tuo poetare è sempre ampio, lascia spazi all'interpretaz ione personale in modo così gradevole! Ciao Alberto