Le spighe che calpesto
sono specchi di laghetti da presepe 
tornando  a casa
la sera

luccicano, caduti sguardi innamorati
dai tetti impazziti delle case
dai gracili vasi morti
 la notte

  in cui dorme il suonatore di campane 
   con decolorata luna e nuvola accanto. 




 
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Profilo Autore: Alberto Automa  

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Commenti  

Cristina Biga
+2 # Cristina Biga 18-02-2013 06:58
L'agonia della notte che cala, ogni sera vivo l'agonia di una vita pesante ogni giorno di più, ogni giorno più difficile come se ogni sera morissi un po .... mi sono uscite queste sensazioni vere molto vere leggendo questo tuo scritto intenso .... un abbraccio Alberto +5
Brigida Liparoti
+2 # Brigida Liparoti 19-02-2013 23:02
Tutto ciò che ha un inizio, volge al suo termine irrimediabilmen te... e dietro ogni fine c'é un altro inizio che attende, così come dietro ogni porta chiusa c'é una mano che cerca nelle tasche della vita la chiave per aprirla... Bellissima Alberto! Questa è la mia piccola interpretazione :-)

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