Che ne pensi di un idea in più
-di uno spartito d’emozioni
che abbia note per due
- una rosa
- una rosa
e una candela accesa?
Di un sole soprannaturale dentro gli occhi
che rimescoli le impurità- e che ne dici
di una commozione crescente
del disordine della fantasia
fino al vizio
del disordine della fantasia
fino al vizio
-di un desiderarsi fino al supplizio.
Del bisogno erotico
che ti cambia persino il timbro della voce
che ti cambia persino il timbro della voce
quando diviene sentimento alto - come la croce.
Che ne dici
di non arrestarsi davanti a nessun ricordo
di non arrestarsi davanti a nessun ricordo
e combinare una scena straordinaria;
riprovare perdute sensazioni di
quella volta –unica- come la vita.
Che ne dici
del godimento del guardarsi
del godimento del guardarsi
-delle mani pronte a toccarsi
per sempre, per sempre…
...anche nel lungo silenzio del poi,
nell’assenza che per sempre dura.
Perché non darsi questa tortura?
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