C’era un viso piccolo
affacciato alla finestra
cornice d’un quadro bianco
e poi quella trincea sicura
in cui camminavamo sorpresi
nell’ insieme dei colori
verso un mondo ad occhi aperti
che più non sarebbe stato
ma si poteva ancora sognare
e tenendomi per mano
accompagnavi quei sogni ai ricordi
e i ricordi alle illusioni