A guardarlo, è cielo indisponente,
minaccia pioggia e consuma azzurri.
Sarà forse un meriggio opprimente,
intorno solo attesa, e sussurri.
È ciò che sto pensando, aria assorta,
mentre percorro il sentiero del mare
tra sassi neri ed erba non colta
con l’attenzione di non scivolare.
Eppur, esiste valido motivo
che possa indurmi a qualche deviazione.
Ancora vive un secolare ulivo
dal tronco strano a forma di grifone
Un poeta, fin troppo sognatore,
ostinato, mi ha chiesto di sostare
al vecchio fontanile delle more
là dove Erato potrei incontrare.
Ma sono giunto quasi alla mia riva.
Di miti, di leggende e suggestioni
la mente è colma ed ora se ne priva.
Io vivo al tatto le mie emozioni!
E tocco mare sotto questo cielo
che certo par volermi dissuadere
se spalma il suo indecente velo
sull’orizzonte - almeno - da vedere.
E piove sulla baia preferita,
sull’acqua che neanche se ne avvede,
su queste onde dove la mia vita
ancor si specchia e tutta si rivede.
*
Testo pubblicato
minaccia pioggia e consuma azzurri.
Sarà forse un meriggio opprimente,
intorno solo attesa, e sussurri.
È ciò che sto pensando, aria assorta,
mentre percorro il sentiero del mare
tra sassi neri ed erba non colta
con l’attenzione di non scivolare.
Eppur, esiste valido motivo
che possa indurmi a qualche deviazione.
Ancora vive un secolare ulivo
dal tronco strano a forma di grifone
Un poeta, fin troppo sognatore,
ostinato, mi ha chiesto di sostare
al vecchio fontanile delle more
là dove Erato potrei incontrare.
Ma sono giunto quasi alla mia riva.
Di miti, di leggende e suggestioni
la mente è colma ed ora se ne priva.
Io vivo al tatto le mie emozioni!
E tocco mare sotto questo cielo
che certo par volermi dissuadere
se spalma il suo indecente velo
sull’orizzonte - almeno - da vedere.
E piove sulla baia preferita,
sull’acqua che neanche se ne avvede,
su queste onde dove la mia vita
ancor si specchia e tutta si rivede.
*
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