Stasera ho attraversato un varco irreale.
Un sentiero ornato di statue silenziose
e piante che sembravano respirare.
Nel parcheggio, una chiesa sconsacrata 
battiti antichi nell’aria.
Già lì ho capito che nulla sarebbe stato normale.
Poi, una porticina.
Piccola, discreta, quasi timida.
L’ho aperta e il mondo si è piegato.
Un sipario.
E dietro…
un inferno meraviglioso,
un teatro dimenticato dagli dei.
Sedie da regina,
poltrone che sembravano abbracciarmi,
pentole di rame sospese come stelle,
marmi ovunque, vivi, sacri.
Acque che scorrevano lente,
sane, lucenti,
come se sapessero il mio nome.
Ero lì,
nel cuore di un sogno.
Mi sono sentita parte del quadro.
Affascinata.
Indimenticabile.
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Profilo Autore: Eleonora Carullo*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-03-2025

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Commenti  

Francesco Gallina*
# Francesco Gallina* 29-04-2025 20:15
La descrizione impeccabile di un mondo a parte, non è facile trovarlo, è impossibile dimenticarlo, e l'unica strada che ci rimane non riguarda di certo sogno.
Bella poesia.
Ciao, Eleonora, buona serata.
Eleonora Carullo*
# Eleonora Carullo* 29-04-2025 20:30
Grazie di cuore Francesco :-)
Buonanotte

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