È in quell'andar
che solea arpionar distorto,
l'acume d'uno sguardo
e il vacillar contorto
che petto di signora infonde
sull'arcano il fiato del pressar
che mantice parea quel seno.
Prosperosa era la donna
il divincolar quei fianchi a mulinello
ed i nastrini sulla coscia
mostrati ad arte dallo spacco della gonna.
Eppure dignitoso stava ritto,
l'uomo, beltà ammirava,
il volto fisso, tra lo stocco e il surgelato
quel corpetto di signora rimirava,
e di coraggio che si armò
chiedendo...
mia signora
quale onore alla mia vista
che tanto ammiro e mi degno ringraziare
lei,
per cotanta magnifica beltà
come potrei contraccambiare,
mi sia consentito il dire...
si figuri che a me la sua insolenza
appaga è con piacere che mi spassa,
basta far due passi allor
che chiamo la badessa
di solito è lei che fa gli onori e batte cassa.
che solea arpionar distorto,
l'acume d'uno sguardo
e il vacillar contorto
che petto di signora infonde
sull'arcano il fiato del pressar
che mantice parea quel seno.
Prosperosa era la donna
il divincolar quei fianchi a mulinello
ed i nastrini sulla coscia
mostrati ad arte dallo spacco della gonna.
Eppure dignitoso stava ritto,
l'uomo, beltà ammirava,
il volto fisso, tra lo stocco e il surgelato
quel corpetto di signora rimirava,
e di coraggio che si armò
chiedendo...
mia signora
quale onore alla mia vista
che tanto ammiro e mi degno ringraziare
lei,
per cotanta magnifica beltà
come potrei contraccambiare,
mi sia consentito il dire...
si figuri che a me la sua insolenza
appaga è con piacere che mi spassa,
basta far due passi allor
che chiamo la badessa
di solito è lei che fa gli onori e batte cassa.
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