Problemi su problemi sempre affrontati insieme in tutti quegl'anni di matrimonio.
Lui spesso non sopportava il modo irruento di lei, ma nel suo agitarsi poi lei trovava le soluzioni e alla fine lui riconosceva di avere a suo fianco una grande donna. Litigavano per cose da nulla, se ne stavano un pò in silenzio, si guardavano, e facevano l'amore.
Spesso era sesso talmente sfrenato che non aveva una benchè minima parvenza d'amore, sembrava più una guerra, e poi giacevano esanimi in quei lenzuoli che ne avevano vissute tante di quelle battaglie.
Ma quella sera fu diverso, lui l'aveva vista scendere dalla macchina sotto lo sguardo ammirato di un altro uomo, e si era reso conto all'improvviso che la sua donna era desiderata, e che se non si fosse regolato qualcuno avrebbe potuto portargliela via.
Era bella sotto quei raggi del sole che filtravano fra le nubi, penetrando fra i riccioli neri. La sua bocca con un filo di lucidalabbra che era invitante come una torta alla frutta, quegli occhi scuri splendenti e profondi coperti dagli occhiali da sole che lei portava anche quando non c'era il sole, spesso per coprire le lacrime che lui gli aveva fatto piangere.
Fu un attimo in cui lui decise che sarebbe stato più dolce con lei, le andò incontro, sfidando gli sguardi che guardavano la sua donna e lui l'abbracciò.
Sembrò che anche il cielo fosse commosso da quel gesto, una nuvola oscurò il sole e sembrò piangere su quell'amore, lui aprì l'ombrello, e la strinse a se.
Lei non desiderava altro e benedisse quella pioggia di settembre.
Lui spesso non sopportava il modo irruento di lei, ma nel suo agitarsi poi lei trovava le soluzioni e alla fine lui riconosceva di avere a suo fianco una grande donna. Litigavano per cose da nulla, se ne stavano un pò in silenzio, si guardavano, e facevano l'amore.
Spesso era sesso talmente sfrenato che non aveva una benchè minima parvenza d'amore, sembrava più una guerra, e poi giacevano esanimi in quei lenzuoli che ne avevano vissute tante di quelle battaglie.
Ma quella sera fu diverso, lui l'aveva vista scendere dalla macchina sotto lo sguardo ammirato di un altro uomo, e si era reso conto all'improvviso che la sua donna era desiderata, e che se non si fosse regolato qualcuno avrebbe potuto portargliela via.
Era bella sotto quei raggi del sole che filtravano fra le nubi, penetrando fra i riccioli neri. La sua bocca con un filo di lucidalabbra che era invitante come una torta alla frutta, quegli occhi scuri splendenti e profondi coperti dagli occhiali da sole che lei portava anche quando non c'era il sole, spesso per coprire le lacrime che lui gli aveva fatto piangere.
Fu un attimo in cui lui decise che sarebbe stato più dolce con lei, le andò incontro, sfidando gli sguardi che guardavano la sua donna e lui l'abbracciò.
Sembrò che anche il cielo fosse commosso da quel gesto, una nuvola oscurò il sole e sembrò piangere su quell'amore, lui aprì l'ombrello, e la strinse a se.
Lei non desiderava altro e benedisse quella pioggia di settembre.
Commenti
Comunque in questo caso fortunati entrambi. Mi piacciono le storie a lieto fine.