Toc toc la mano bussa delicatamente sulla porta, dall’altra parte una voce decisa risponde “avanti”la porta scricchiolando si apre lentamente.
La scrivania coperta di carte e scatole di medicine, dietro un uomo alto un pò brizzolato, camice bianco, occhi azzurri, occhiali sul naso, un’espressione seria mi fa quasi paura, con un gesto della mano mi fa cenno di sedermi, butto l’occhio sulle sedie, le stesse di quelle della sala d’aspetto, “nere”
tutto fa pensare male, con voce pacata, calma inizia a parlare, poco dopo metto a fuoco quello che sta cercando di dirmi, nel giro di pochissimi minuti non sento più la voce....
Le labbra si muovono ma non riesco a seguire il discorso....
Tutta la mia vita va a rotoli in qualche secondo,
tutto va a fumo....
Anni che si frantumano in un istante,
la vista annebbiata....
Non riesco più a vedere il camice bianco....
Il buio....
Il nulla....
La scrivania coperta di carte e scatole di medicine, dietro un uomo alto un pò brizzolato, camice bianco, occhi azzurri, occhiali sul naso, un’espressione seria mi fa quasi paura, con un gesto della mano mi fa cenno di sedermi, butto l’occhio sulle sedie, le stesse di quelle della sala d’aspetto, “nere”
tutto fa pensare male, con voce pacata, calma inizia a parlare, poco dopo metto a fuoco quello che sta cercando di dirmi, nel giro di pochissimi minuti non sento più la voce....
Le labbra si muovono ma non riesco a seguire il discorso....
Tutta la mia vita va a rotoli in qualche secondo,
tutto va a fumo....
Anni che si frantumano in un istante,
la vista annebbiata....
Non riesco più a vedere il camice bianco....
Il buio....
Il nulla....

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Un abbraccio...