Mentre aspettavo il treno pensavo: “ Sono matta, sto facendo una cosa che non dovrei fare. Sono innamorata sto facendo una cosa per amore, ma se non lo conosco personalmente?”
Tutti pensieri contrastanti che non facevano altro che aumentare l’ansia.
Cercando di calmarmi mi dicevo: “ Ormai sei qua, è un incontro tra amici, parleremo come sempre di libri e della nostra vita”
Tutto è successo per caso per una passione comune per i libri e la poesia. I social network aiutano a creare amicizie. La nostra era diventata un’amicizia profonda, intensa, un amore tra i cavi del telefono.
L’idea di incontrarlo mi spaventava, ma dopo mesi di chat su facebook ci sembrava giusto farlo, almeno una volta, per scambiarci opinioni di persona.
Scesa dal treno sentivo il cuore in gola, anche se sapevo che il suo treno sarebbe arrivato dopo il mio, non ho resistito e gli ho telefonato.
“Ciao sono arrivata! Dove ti aspetto? C’è molta gente come facciamo? E’ in ritardo il tuo treno?”
La sua voce calma: “ Rilassati! Tra un po’ arrivo e vuoi vedere che ti trovo subito?”
Mi sono sentita una scema, in effetti ero agitatissima. Ho detto timorosa: “Scusa, è vero sono preoccupata”
Lui mi ha detto ridendo: “ Tesoro, appena arrivo andremo al bar a prenderci qualcosa”
Mi sono seduta sulle panchine dell’ingresso principale e ho cercato di stare calma.
Quando l’ho visto procedere verso di me sorridente ho pensato che sarei svenuta, ma così non è stato.
Mi sono alzata e ci siamo abbracciati. Nel suo abbraccio l’ansia se ne è andata, ma non ho detto una parola.
“Andiamo al bar” ha detto lui tranquillo.
Ci siamo seduti su di una poltroncina a due posti. C’era molta gente.
Mentre aspettavamo l’ordinazione lui mi ha chiesto: “ Come stai? Sei più calma ora?” Mi ha passato la mano tra i capelli, mi guardava sorridendo. Io ho solo avuto la forza di dire di sì, poi mi sono avvicinata al suo viso e l’ho baciato.
Erano mesi che immaginavo quel momento. Abbiamo continuato fino a quando la cameriera ci ha interrotti consegnandoci l’ordinazione.
Lui mi ha circondata con frasi dolci che ora non ricordo ero troppo emozionata per poter memorizzare.
Non ricordo cosa ho ordinato, non ricordo cosa ho bevuto. Ricordo che i baci sono continuati, la mia mano accarezzava il suo petto, poi è scesa. Non ho resistito, nonostante la gente, è arrivata tra le sue gambe.
Ho sentito quanto mi desiderava e sentivo quanto lo desideravo io.
Con molto coraggio ho detto: “Andiamo in bagno!” Lui molto più prudente mi ha risposto: “ C’è gente, come facciamo?”.
Mi sono alzata e mi sono diretta verso i bagni delle signore. Lui mi ha seguita. Abbiamo aspettato il momento giusto poi siamo entrati nello stesso bagno.
L’ho spinto sul wc chiuso, gli ho slacciato i pantaloni. Mi sono tirata su la gonna e ho solo scostato il perizoma.
Mi sono seduta di fronte e su di lui. Eravamo troppo eccitati è stato un attimo.
Lui era dentro di me. Non potevamo gemere eravamo circondati da gente.
Lui mi baciava il collo, quando ha iniziato a mordermi piano non ho resistito e ho come miagolato. Con una mossa fulminea mi ha chiuso la bocca con la sua mano forte.
Non ero più io. Ho fatto scivolare la mia mano tra le mie gambe e mentre lui si muoveva ho iniziato a toccarmi.
Il piacere mi faceva sudare avrei voluto urlare, ma la mia bocca era sigillata.
Quando sono venuta, mi sono buttata su di lui che mi ha abbracciata forte.
Ha lasciato la mia bocca, mi ha presa forte i fianchi e mi ha mossa su e giù.
Mi sentivo totalmente di sua proprietà. Quando è venuto mi ha spostata con forza. Io a stento mi reggevo in piedi. Ci siamo ricomposti.
Quando mi sono ripresa ho detto: “ Ho vergogna ad uscire”
Mi ha guardato, ha riso e mi ha detto: “ Ti amo …. sei una stronza”
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