Affogare nei fazzolettini sporchi di catarro mi ha sempre dato quell’impressione di “fine del mondo”, come se fossi ormai alla deriva in un universo popolato da muco e vicks sinex in attesa della morte. Alcune persone sopportano bene il catarro spostandosi in giro per la città, per me è una tragedia andare in cucina. Quelle persone ogni tanto si soffiano il naso rumorosamente, io mi sgorgo le narici dal pattume ogni 5 minuti massimo, accompagnando spesso il gesto con borbottii ricolmi di malcelate bestemmie.
Le persone che sopportano il raffreddore sono nobili, una volta una ragazza aveva il naso così chiuso da non riuscire nemmeno a prendere fiato, ce ne stavamo abbracciati in una fila troppo lunga e lei respirava con la bocca. Mi piaceva il sapore del suo respiro, credo almeno tanto quanto a lei piacesse la mia “presenza” sulle chiappe. Forse è proprio così che mi sono preso il raffreddore, che per me è una sciagura simile a farsi fregare l’auto, prendere una multa di 200 euro, dover lavorare di domenica.
Quando io prendo il raffreddore faccio soltanto due cose: bestemmio e aspetto che finisca. Me sto li, con una faccia che farebbe fuggire Papa Francesco a gambe levate al primo sguardo, ammesso che riesca a darmelo uno sguardo tra i fazzolettini che mi avvolgono. Il mio naso è rosso, quasi scarnificato, perchè soffio, soffio e soffio fino a che tutta quella poltiglia gialla non viene fuori. E ora sono qui, seduto, avvolto dai kleenex e con il catarro che mi arriva nell’anima a pensare che vale sempre la pena abbracciarsi, anche quando porta a sciagure come questa.
Le persone che sopportano il raffreddore sono nobili, una volta una ragazza aveva il naso così chiuso da non riuscire nemmeno a prendere fiato, ce ne stavamo abbracciati in una fila troppo lunga e lei respirava con la bocca. Mi piaceva il sapore del suo respiro, credo almeno tanto quanto a lei piacesse la mia “presenza” sulle chiappe. Forse è proprio così che mi sono preso il raffreddore, che per me è una sciagura simile a farsi fregare l’auto, prendere una multa di 200 euro, dover lavorare di domenica.
Quando io prendo il raffreddore faccio soltanto due cose: bestemmio e aspetto che finisca. Me sto li, con una faccia che farebbe fuggire Papa Francesco a gambe levate al primo sguardo, ammesso che riesca a darmelo uno sguardo tra i fazzolettini che mi avvolgono. Il mio naso è rosso, quasi scarnificato, perchè soffio, soffio e soffio fino a che tutta quella poltiglia gialla non viene fuori. E ora sono qui, seduto, avvolto dai kleenex e con il catarro che mi arriva nell’anima a pensare che vale sempre la pena abbracciarsi, anche quando porta a sciagure come questa.
Commenti
nè in nessun posto dov'eri tu..... Che fastidio! Io mi riempio il naso di soluzione fisiologica, come i bambini!
...ahahahah! Curati, mi raccomando, non morire!...ahaha h, ciao....^-^