Nonostante la guerra, gli ippodromi godevano di una certa immunità, e le corse si svolgevano in maniera abbastanza regolare, anche perché erano frequentate da soldati e ufficiali tedeschi.
Ogni tanto la Gestapo effettuava a sorpresa dei controlli, alla caccia di ricercati, ma sopratutto di ebrei. Fu appunto durante uno di questi improvvisi controlli, che due amici, uno dei quali ebreo, furono costretti a separarsi frettolosamente. Dopo qualche tempo la Gestapo se ne andò. I cavalli tornarono a correre, e i giocatori a scommettere. L'amico francese, rimasto solo, cercò l'amico ebreo, ma non lo trovò. Ritornò allora a scommettere fino all'ultima corsa. Poi mestamente e da solo s'incamminò lungo il viale che dall'ippodromo porta in città. Improvvisamente vide il suo amico che lo precedeva di un centinaio di metri. Accelerò il passo e lo raggiunse. " Amico mio, ti è andata bene... sapessi quanto sono felice di ritrovarti! " gli disse. " Bene un corno! " gli rispose l'amico ebreo piuttosto seccato, "anche oggi ho perso trecento franchi!... "
Commenti
arrestato nella retata. Penso che la vita valga ben più di trecento franchi. E' vero che ognuno
ha il proprio modo di pensare a questo mondo. Un caro saluto caro Francesco, Grace
da alla propria vita un valore diverso. E' così anche oggi in un altro modo ma molti danno più valore al denaro che a vivere
la vita con gli affetti, con dignità con alti valori insomma ....
Grazie Francesco per questo tuo interessante contributo ...