"Bene, siamo a letto! Ora che si fa?" disse Manuel con l'aria di qualcuno che si prepara ad un combattimento. "Noi siamo pronti, tu cosa aspetti?", aggiunse David. Lucia, che poteva finalmente lasciarsi andare, emise un sospiro. Non le sembrava ancora vero che loro tre fossero arrivati a quel punto. Seduta tra i due ragazzi, anticipava con la mente ciò che stava per accadere. In fondo se lo meritava! Se l'era davvero guadagnato quel finale dopo l'immane sforzo fatto per trattenere tutto il giorno i suoi istinti. L'innocenza angelica di Lucia era stata messa a dura prova dai due ragazzi dagli occhi verdi.
Dalla mattina alla sera, la giovane era riuscita a resistere alle tentazioni, come si era ripromessa di fare dal primo momento in cui, incrociando lo sguardo diabolico di Manuel e David, aveva intuito l'indole e le intenzioni di quei terribili ragazzi. Ma ora basta! Ora era arrivato il fatidico momento atteso e temuto al tempo stesso: la notte, quel tempo magico in cui l'invito del letto si fa irresistibile.
Nella camera regnava una luce soffusa. Una pioggia battente faceva da sottofondo musicale a quella notte decisiva per Lucia. Era alla sua prima esperienza e pur rendendosi conto che David e Manuel non erano certo i tipi adatti per la "prima volta", ella era decisa ad andare fino in fondo. Si sentiva determinata come mai era stata in vita sua. Certo, aveva un pizzico di paura, ma era ormai sicura che sarebbe valsa la pena di gettarsi in quell'avventura.
Mentre i due ragazzi fissavano intensamente Lucia nell'attesa di ottenere ciò che ella aveva promesso loro, all'improvviso, dal piano di sotto, si sentì aprire la porta d'ingresso. Lucia emise un nuovo sospiro e balzò in piedi. Si udirono dei passi sulle scale, poi nel corridoio in direzione della camera dove si trovavano i tre. David e Manuel si scambiarono una rapida occhiata restando a letto, poi chiesero alla ragazza: "tu resti qui con noi, vero? devi darci quello che ci hai promesso!". Prima ancora che Lucia avesse il tempo di rispondere, due eleganti signori entrarono nella stanza sorridendo. "Buonasera Lucia! Ciao bambini, che bravi, siete già a letto!" disse la mamma di Manuel e David, la quale non si aspettava che la giovane e inesperta baby sitter, sarebbe giunta alla fine della giornata senza avere i capelli dritti! "A letto a quest'ora, è quasi un miracolo, di solito si arriva a mezzanotte prima che questi due capiscano che è l'ora della nanna! Complimenti Lucia, come è riuscita a convincere queste due pesti che è ora di dormire?" chiese il padre dei terribili gemelli di sette anni. "Per la verità, i vostri bambini si sono comportati benissimo per tutto il giorno" disse Lucia mentendo in modo magistrale "così ho deciso che meritavano un regalo. Se voi genitori permettete, naturalmente!". "Sei davvero gentile Lucia! Ma non dovevi spendere dei soldi, ci avremmo pensato noi a premiarli" risposero i genitori. "Oh, non preoccupatevi, non ho speso molto" disse la giovane mentre estraeva dalla sua borsa due colorati pacchetti, tenuti in serbo per il "gran finale", ovvero per invogliare i bambini ad andare a letto, qualora avessero fatto resistenza.
Consegnò i pacchetti ai bambini, i quali strapparono via la carta in un attimo, rivelando due fantastici supereroi alti 15 centimetri che si illuminavano, emettevano suoni e potevano anche camminare e muovere le braccia. Il duo del terrore accolse con entusiasmo quei regali: ci volevano proprio dei supereroi per rabbonirli, pensò Lucia! "Allora bambini, non dimenticate qualcosa?" disse la mamma. "Grazie Lucia!" risposero in coro i bambini. La ragazza sorrise e si apprestò a dare un bacio della buonanotte a entrambi. "Ma tu non resti a giocare con noi?" chiese David quando si rese conto che Lucia stava per andarsene. "No bambini! Ora dovete dormire. Giocheremo con i supereroi domani, promesso! Buonanotte tesorini miei!".
I due ragazzi non fecero storie quando la mamma ripose i loro nuovi compagni di giochi nel cassetto. Appoggiarono la testa sui cuscini e diedero gentilmente la buonanotte a Lucia e ai genitori. In fondo, anche loro erano stanchi dopo un'intera giornata in cui si erano scatenati a più non posso, sfinendo la giovane neo baby sitter, che dimostrò una pazienza infinita! Più volte Lucia era stata tentata di andarsene e lasciare i ragazzi liberi di mettere la casa a soqquadro, ma resistette. Durante il pranzo e la cena aveva sentito l'impulso di rovesciare sulla testa dei monelli il cibo che non volevano mangiare, ma si trattenne! Avrebbe voluto anche dar loro qualche sonora sculacciata, ma riuscì ad evitarlo. La giornata era sembrata interminabile, ma alle ore 23, stanca morta, Lucia aveva promesso ai ragazzi un regalo con cui giocare insieme, se si fossero messi tranquilli nei loro letti. Incuriositi David e Manuel avevano acconsentito. Indossarono i pigiami e si infilarono sotto le lenzuola, mentre Lucia attendeva seduta su una sedia posta tra i due letti. Poi erano finalmente tornati i genitori!
"Domani mattina puoi tornare Lucia, se per te va bene. Noi pensiamo che tu sia la persona adatta per fare da baby sitter a Manuel e David durante le vacanze". "Ma certo, domani tornerò! Ho deciso di accettare il lavoro. I vostri bambini sono molto vivaci, ma sono sicura che ci troveremo benissimo insieme noi tre!", rispose la ragazza con un sorriso. "Allora sei assunta! Domani torneremo a casa molto prima, non abbiamo in programma di andare a teatro" disse il papà, facendo amichevolmente l'occhiolino alla giovane.
Lucia salutò i suoi nuovi datori di lavoro, uscì dalla casa e salì sulla sua macchina per dirigersi verso il meritato riposo. Durante il tragitto ripensò alla giornata trascorsa con i due scatenati bambini. Era stata lunga e stancante, ma ora aveva un lavoro. La sua prima volta come baby sitter aveva avuto esito positivo. Ora non vedeva l'ora di mettersi a letto anche lei. Il giorno dopo, l'attendevano ancora i terribili ragazzi dagli occhi verdi per una nuova avventura insieme!



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