Vola nella gaia selva del cuore
la libellula che mi hai donato
posandosi su cespugli di bambù
con soffici mosse
guarendomi dai graffi
di spine logore e dimentiche
Vola
come hai voluto, come hai saputo
nel credo del tuo andare
nell’insistenza del tuo fare
nella potenza del volere
Vola, mai doma
negli anfratti più bui
in sfuggenti angoli del cuore
che da tempo lontano, lascio senza chiavi
senza guardiani
senza recinzioni
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