Dietro la finestra l'anta -socchiusa. ora aperta-
Sdraiata nell'immagine del vetro
scorgo in altri occhi il verde dei tuoi pensieri,
di lacrima.
Vedo il rosso attorno alle mie pupille
labbra
lingua
cuore
Mettimi la nebbia tra le cosce
la tua mano al ginocchio e alla caviglia l'altra
così sarò legata
legata da un pensiero a te, alle tue mani
al tuo corpo
alla parte che posso avere
Schiodami da queste assi, da questa porta
chiusa
senza vetri -tutto legno... strisce, solo strisce-
Senza fessure, spifferi
angoli né luce.
Tutto liscio
quadrato
Addormentati su me come tegola sul tetto
come coppo
curvo
accovacciato
steso solo ad ascoltare i giorni
mattine
minuti
ombre.
Sdraiata nell'immagine del vetro
scorgo in altri occhi il verde dei tuoi pensieri,
di lacrima.
Vedo il rosso attorno alle mie pupille
labbra
lingua
cuore
Mettimi la nebbia tra le cosce
la tua mano al ginocchio e alla caviglia l'altra
così sarò legata
legata da un pensiero a te, alle tue mani
al tuo corpo
alla parte che posso avere
Schiodami da queste assi, da questa porta
chiusa
senza vetri -tutto legno... strisce, solo strisce-
Senza fessure, spifferi
angoli né luce.
Tutto liscio
quadrato
Addormentati su me come tegola sul tetto
come coppo
curvo
accovacciato
steso solo ad ascoltare i giorni
mattine
minuti
ombre.
Commenti
Il tuo cuore ha preso fuoco!!!
Un caro saluto da Ibla. *****
davvero potente l'immagine del coppo sul tetto della casa, così disperatamente descritta nei versi precedenti.
un caro saluto
ciao
Ciao Franco!
Il Carpe diem è, per me, colto al quadrato virgola tre periodico.
Un immenso grazie a tutti!
Carla
devo essere sincera: di questo mio pezzo non ne ho mai dubitato perché lo sento troppo forte in me ed avevo la certezza di trasmettere questo calore a chi lo leggesse. Credo pure sia stata l'unica volta ad avere letto correttamente il futuro
Grazie ancora a tutti
Carla