Nel rosso
di pareti stracciate
finalmente ti confido
non brillo
d'un sole in verticale
Nel fiatare di una croce
sento l'odio
di preghiere mai vissute
Se vuoi ...
chiamalo futuro
ciò che non puoi fermare
io mi prendo i Venerdì
di pioggia e confini
dove il buio
non assedia
il miraggio di raggi e colline
Ascolta tu il mattino
di scale a riposo
nel Giugno gentile
irradiando il giorno
di acqua e proiezioni !
di pareti stracciate
finalmente ti confido
non brillo
d'un sole in verticale
Nel fiatare di una croce
sento l'odio
di preghiere mai vissute
Se vuoi ...
chiamalo futuro
ciò che non puoi fermare
io mi prendo i Venerdì
di pioggia e confini
dove il buio
non assedia
il miraggio di raggi e colline
Ascolta tu il mattino
di scale a riposo
nel Giugno gentile
irradiando il giorno
di acqua e proiezioni !
Commenti
"chiamalo futuro ciò che non puoi fermare"
Potessimo fermare il tempo a un momento magico d'intesa assoluta...
Un caro saluto da Ibla. *****
Ma bravo Simone, mi sei piaciuto un sacco!
Ti ho letto come mai ho fatto. Forse intravedo termini e metafore che amo usare io ... ma, comunque sia, una botta di vita mi ci voleva!
UP!
Carla