S'annuncia il Giorno
al suono delle campane,
nella quiete mattutina
della domenica mattina.
Rimembro della notte scura,
nel suo fulgido splendore,
immenso Egli si presenta,
lasciato dall'alba
e consegnato al sole.
Dal suo letto azzurro
ogni creatura richiama.
S'ode il canto di saluto al giorno,
eppure gli occhi non fanno ritorno,
persi tra le nuvole a guardare lontano;
mentre danzando in cielo,
disegnano ricami e origami,
le allodole, i passeri, le gazze ed i gabbiani.
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