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Commenti
Nei primi tre versi, c'è la consapevolezza del vuoto lasciato, segue la consapevolezza di cosa siamo perchè ci ha insegnato a conoscere di noi anche questa parte. Complimenti Caterina.
La persona, o forse la parte di te (e che ogni lettore può usare come specchio -quindi la parte di ognuno) alla quale questa poesia "parla" sembra un'ombra di pensiero, una coscienza di essere dentro in modo profondo...
L'ho riletta diverse volte, forse perché sentivo di non riuscire a focalizzare in me quel movimento che avevo bisogno di cercarvi. Sai, ogni scritto alla fine tende a parlare il proprio linguaggio o, quando non vi riesce, allora parla il linguaggio estraneo a noi. E' più facile risultare infastiditi da un qualcosa che si riconosce, così come è senza dubbio interessante trovare un linguaggio diverso per compensare la propria conoscenza di sé e degli altri ...e perché no, della poesia! E' sempre una briciola dell'essere dell'autore/trice.
Sono contenta di essermi soffermata in questa tua, la chiusa mi ha catturata.
Un caro saluto.